A nord confina con il comune di Tropea, a sud con quello di Joppolo e ad est, verso l'entroterra (Monte Poro), con quelli di Drapia e di Spilinga, tutti appartenenti alla provincia di Vibo Valentia. Ad ovest, invece, è bagnato per 12 km dal mar Tirreno.
Territorio
Il comune di Ricadi è situato tra il golfo di Sant'Eufemia (Lamezia Terme - CZ) e quello di Gioia Tauro (RC). Proprio il promontorio di Capo Vaticano divide i due golfi calabresi.
Adagiata alla base dell'altopiano del Monte Poro
si estende fino al mare con il promontorio di Capo Vaticano.
Interessanti i fondali di Formicoli, dove si può ammirare una distesa di
massi, per lo più di roccia granitica, ricchi di fauna.
Presso Grotticelle,
Riaci e Tono spiagge di sabbia bianca e finissima.
La particolare morfologia dei territorio con valli e profonde incisioni
fluviali su un territorio dal tipico “terrazzamento a gradoni” permette
di raggiungere agevolmente gli strati fossiliferi del Miocene.
Conchiglie tipiche dei mari tropicali, denti di squalo, coralli, si
accompagnano a ritrovamenti di parti scheletriche di mammiferi marini e
continentali.
In alcune vallate è ancora presente una rara felce gigante, la felce bulbifera.
Venti
I venti che spirano lungo le coste di Ricadi sono il ponente (ovest), lo scirocco (sud-est) e il libeccio (sud-ovest), molto pericolosi per chi si vuole addentrare in mare per la pesca o per esercitare sport acquatici. Il maestrale (nord-ovest), vento prevalente, invece, non crea quasi mai alcun disagio alla collettività marina.
Storia
Il
territorio di Ricadi è abitato sin dai tempi remoti: già dal periodo
preistorico e precristiano. Ne sono testimoni i numerosi reperti
archeologici rinvenuti, alcuni dei quali sono ben conservati al museo nazionale di Reggio Calabria.
Greci, cartaginesi, romani, bizantini, arabi, normanni
hanno inoltre segnato notevolmente il territorio, creando le prime
infrastrutture viarie e difensive (torri a difesa delle coste e dei
fiumi) e influenzando gli usi, la lingua (il dialetto) e i toponimi.
Molti resti e reperti di indubbio valore archeologico sono tuttora
visibili.
Ricadi e i villaggi limitrofi furono dei casali dipendenti da Tropea fino al 1799, anno in cui venne riconosciuta l'indipendenza grazie all'intervento di un generale francese, Championnet (che conquistò il Regno di Napoli), dando un nuovo assetto amministrativo ai cantoni di Tropea.
Ricadi divenne poi un comune del distretto di Monteleone (l'attuale Vibo Valentia), appartenente alla Calabria Ulteriore, grazie a un decreto del 1811, col quale vennero assegnate alcune frazioni, molte delle quali sono tuttora rimaste nella giurisdizione del comune.
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