lunedì 11 novembre 2019

Montalbano Jonico

Montalbano Jonico (Mons Albanus in latino, Mundalbānë in dialetto locale, fino al 1863 chiamata Mont'Albano) è un comune italiano di 7 152 abitanti[1] della provincia di Matera in Basilicata.
Il 2 aprile 2009 il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha insignito il comune di Montalbano Jonico del titolo onorifico di città.



Hanno avuto sede alcuni corsi e servizi dell'Università degli Studi Magna Græcia di Catanzaro. Attualmente è in fase di attuazione la ricostruzione del sito storico delle case di via de Albertino, nonché l'apertura di nuovi cantieri in centro. Una delle maggiori attrazioni turistiche nei pressi del centro abitato è sicuramente il parco regionale dei calanchi; nel centro storico si possono ammirare la chiesa di Santa Maria dell'Episcopio e la Porta dell'Orologio, detta anche Porta del Castello. Durante il periodo estivo la popolazione aumenta fino a sfiorare la soglia di 20000 abitanti. 


Montalbano Jonico sorge a 292 m s.l.m. nella parte sud-occidentale della provincia, tra i fiumi Cavone, che lo separa da Pisticci (25 km) a est, e Agri, che lo divide da Tursi (16 km) a ovest. A sud confina con il comune di Scanzano Jonico (17 km), mentre a nord con Craco (25 km) e Stigliano (46 km). Dista 72 km da Matera e 118 km dal capoluogo di regione Potenza. Il territorio è in massima parte collinare. Di notevole impatto paesaggistico e naturalistico la presenza dei calanchi. Per la presenza di terreno prevalentemente argilloso (di qui il nome delle cosiddette "argille di Montalbano") il paese è da sempre soggetto a frane che ne hanno, nel tempo, modificato l'aspetto, creando oltretutto parecchi problemi alla popolazione.
«Montalbano Jonico è una graziosa cittadina della Basilicata posta sopra uno spazioso ed ameno colle, che ha dietro l'Appennino, e guarda dinanzi il mar Jonio, da cui non è lungi più che otto miglia. Io nel 1826, ritornando da Corfù, vi passai alcune ore; e della bellezza di quel paesaggio, uno dei più belli dei tanti belli della, pur troppo, bellissima Italia, ne conservo tuttavia fresca la memoria.»
(Giuseppe Bianchetti)

Aree naturali


Le creste argillose disegnate dall'erosione che circondano la collina di Montalbano Jonico racchiudono un importante patrimonio scientifico poiché formatosi nell'arco di oltre un milione di anni. Il geosito di Tempa Petrolla è un condensato di storia, economia e natura. È stata di recente richiesta la salvaguardia di tale zona, ed in data 18 gennaio 2011 il Consiglio Regionale di Basilicata ha approvato un disegno di legge sull'istituzione della Riserva naturale speciale dei Calanchi di Montalbano Jonico.
La riserva dei Calanchi di Montalbano Jonico è candidata a rappresentare a livello mondiale la sezione "ideale" del Pleistocene Medio (Global stratotype section for the Early-Middle Pleistocene) e si contende il Golden Spike, che sarà assegnato nel 2016, con una vallata nel crotonese e un geosito giapponese.

lunedì 12 agosto 2019

Cropani Marina

Località turistica e balneare, è il centro delle attività economiche e produttive del comune di Cropani, con la presenza di una delle zone industriali più attive del territorio.
L'abitato è compreso tra il torrente Crocchio e il torrente Scilotraco. È attraversato dalla Strada statale 106 Jonica, e perciò molto trafficato a causa della vicinanza a Crotone e a Catanzaro. Confina con i comuni di Sellia Marina e Botricello, è sul mare ma allo stesso tempo a 20 minuti dai boschi della Sila e a 10 minuti dalla Riserva Naturale delle Valli Cupe. Il clima è tipicamente mediterraneo, con estati torride e inverni miti. 

Nasce intorno alla stazione ferroviaria e si espande ormai dalla strada statale 106 sino al mare agli inizi del 1900 per opera dei sersalesi. Da segnalare l'antica torre del Crocchio, vecchia postazione d'avvistamento utilizzata per la sorveglianza della costa dai sempre più frequenti attacchi saraceni. da segnalare anche i siti archeologici di interesse, la villa romana, sulla collina denominata Basilicata , domina il mare, bellissima e ancora ben visibile la pavimentazione, vicino alla villa, salendo un po' più su, un cimitero con un centinaio di tombe curiosamente rivolte verso il sole che nasce sul mare.ed infine il sito magnogreco di Acqua di Friso presso la collina adiacente denominata Arvani.
È da sempre centro di attività commerciali, prima con la lavorazione e il commercio dei legnami, e poi pian piano con il turismo. Sono attivi numerosi villaggi turistici, situati lungo la fascia costiera.
Fino al 1946 era suddivisa fra i comuni di Albi e di Magisano; in tale data passò interamente al comune di Cropani.


Tradizioni e folclore

Si ricordano le ricorrenze tradizionali della festa del 1º maggio o dei lavoratori e la festa di Sant'Antonio da Padova in giugno, patrono di Cropani marina.
Piatti tipici della zona sono le m'parrettate, pasta fatta in casa e filata a mano, i molti dolci tra i quali si ricordano la pittanchiusa, tipico dolce natalizio a base di farina, uova e uva passa e infine la cuzzupa, dolce pasquale.

domenica 17 febbraio 2019

Monopoli (Italia)

Monopoli è un comune italiano di 48 846 abitanti[1] della città metropolitana di Bari, in Puglia. Si trova a 43 chilometri a sud-est del capoluogo metropolitano.
Monopoli rappresenta, sull'Adriatico, uno dei porti più attivi e popolosi della regione. Il suo caratteristico centro storico di origine alto-medievale, sovrapposto ai resti di un abitato messapico fortificato già nel V secolo a.C., si affaccia sul mare circondato da alte mura.
Monopoli è anche detta la città delle cento contrade. L'agro infatti è diviso in varie località denominate contrade (sebbene il loro numero sia inferiore alle cento unità), i cui toponimi rievocano antichi casali scomparsi, la presenza di una masseria, di una chiesa o altri riferimenti storico-geografici. 

Territorio
La città di Monopoli sorge a 9 metri s.l.m. lungo il litorale adriatico a 41 chilometri a sud di Bari, nella zona geografica della Terra di Bari, in particolare nel settore sud-orientale della Conca di Bari, il cui rilievo, man mano che ci si avvicina alla costa, presenta talora una forte inclinazione, formando un ripido gradino localmente chiamato Le Serre. Tale pendenza, rilevabile a pochi chilometri dal centro, delimita due paesaggi nettamente distinti: uno pianeggiante, denominato marina, che si estende verso il mare, e uno sollevato, sì da formare una specie di tavolato che si spinge verso l'interno fino ad un'altezza massima di 408 metri, nella zona dei monti Carbonara in contrada Aratico. Tale gradino è dovuto all'azione abrasiva del mare e segna un successivo stadio del sollevamento a cui tutta la regione delle Murge andò soggetta nel Pliocene, quando essa emergeva nella sua parte più elevata. Il territorio della città di Monopoli si estende complessivamente su una superficie di 157,89 km². La costa, lunga quasi 15 chilometri, è bassa e frastagliata: con oltre 25 cale ed ampie distese sabbiose risulta particolarmente adatta alla balneazione e all'esplorazione della vita sottomarina.[4] Nel territorio è dunque ampiamente diffuso il turismo balneare.  

Concattedrale della adonna della Madia
La prima chiesa, costruita sui resti di un antico tempio pagano, fu dedicata al martire San Mercurio, ma venne abbattuta nel 1107 per le nuove esigenze della popolazione. Il Vescovo Romualdo iniziò allora la costruzione di una chiesa più grande, che venne completata dieci anni più tardi grazie - secondo la tradizione - ad un intervento miracoloso della Madonna, a cui venne dedicato il nuovo tempio sotto il titolo di Maria Santissima della Madia, lasciando tuttavia la titolarità della parrocchia a San Mercurio. Nel 1742, i canonici del capitolo presero la decisione di costruire una nuova Cattedrale a causa dello stato rovinoso dell'edificio precedente.
Basilica Cattedrale, il campanile durante lavori di riparazione: scalatori a 60 metri d'altezza.
 
I lavori furono affidati a due Maestri Muratori Ingegneri, Michele Colangiuli di Acquaviva e Pietro Magarelli di Molfetta. La chiesa subì una totale ricostruzione in stile barocco, assumendo all'interno la forma di croce latina e ricevendo un rivestimento marmoreo nel pavimento e nelle colonne.
L'edificio, a tre navate, si sviluppa per una lunghezza di 64 metri; la navata centrale s'innalza con la cupola ad un'altezza di 31 metri.  Nella parte superiore dell'abside si trova la Cappella del Trionfo della Madonna della Madia. Presenti poi altre 12 cappelle equamente distribuite nelle navate destra e sinistra.[27]
Sotto l'attuale Cattedrale sono ancora conservati resti della cripta della Cattedrale romanica insieme a testimonianze archeologiche di un'ininterrotta frequentazione umana dal XVI secolo a.C. fino al XVIII secolo d.C. Questi reperti, significativi per storia della città, sono inseriti nel percorso archeologico del "Museo della Cripta di Romualdo", aperto al pubblico.
Chiesa e monastero di San Martino
Prova della sua esistenza sarebbe attestata già dall'anno 996, ma la chiesa nel corso della storia ha subito importanti e radicali modificazioni. Completamente smantellata a causa dell'assedio spagnolo nel 1529, nel 1602 il complesso fu arricchito con la costruzione dell'adiacente monastero, destinato alle cosiddette zitelle civili, poi terminato nel 1620. La chiesa, oggi dismessa, è in stile barocco e conserva un pregevole pavimento in maiolica napoletana, un bell'altare marmoreo di pregio ed un organo del XVIII secolo.[28]













La prima chiesa, costruita sui resti di un antico tempio pagano, fu dedicata al martire San Mercurio, ma venne abbattuta nel 1107 per le nuove esigenze della popolazione. Il Vescovo Romualdo iniziò allora la costruzione di una chiesa più grande, che venne completata dieci anni più tardi grazie - secondo la tradizione - ad un intervento miracoloso della Madonna, a cui venne dedicato il nuovo tempio sotto il titolo di Maria Santissima della Madia, lasciando tuttavia la titolarità della parrocchia a San Mercurio. Nel 1742, i canonici del capitolo presero la decisione di costruire una nuova Cattedrale a causa dello stato rovinoso dell'edificio precedente.

Chiesa e monastero di San Martino
Prova della sua esistenza sarebbe attestata già dall'anno 996, ma la chiesa nel corso della storia ha subito importanti e radicali modificazioni. Completamente smantellata a causa dell'assedio spagnolo nel 1529, nel 1602 il complesso fu arricchito con la costruzione dell'adiacente monastero, destinato alle cosiddette zitelle civili, poi terminato nel 1620. La chiesa, oggi dismessa, è in stile barocco e conserva un pregevole pavimento in maiolica napoletana, un bell'altare marmoreo di pregio ed un organo del XVIII secolo.

lunedì 14 gennaio 2019

Folgaria

La tua vacanza in Trentino sulla montagna dell'Alpe Cimbra
(1.170 m s.l.m.) - 71,6 km²

Tante ore di sole per vivere intense giornate fra prati, torrenti e rigogliosi boschi mentre le luci colorate della sera illuminano la vivace vita notturna.
 
 Tutto questo è Folgaria, comunità tra le più antiche del Trentino.


Di origine tedesco-cimbra (coloni bavaresi giunsero sull'altopiano a partire dal XIII sec.), nel corso della sua storia plurisecolare ha lottato duramente contro il potere feudale - in particolare contro i Trapp, feudatari di Castel Beseno - in difesa dei suoi privilegi di comunità libera e indipendente: per questo si fregia ancora oggi del titolo onorifico di Magnifica Comunità.

Lo stemma comunale è composto da tre abeti allineati dentro uno scudo ovale che rappresentano la foresta, l'antica ricchezza collettiva della Comunità.

Non vi sono documenti ufficiali che attestino la nascita della Magnifica Comunità, è però noto che agli inizi del XII secolo Folgaria era già una comunità organizzata, retta da organi amministrativi ad ampia partecipazione popolare e democratica.

La Magnifica, come le altre regole comunali trentine, fu sciolta d'autorità nel gennaio del 1805 su disposizione del governo bavarese, di ispirazione illuminista.

In quel momento nacquero i comuni come li conosciamo oggi.

I centri frazionali di Folgaria sono sette: Costa, Serrada, Guardia, Mezzomonte, San Sebastiano, Carbonare e Nosellari.

Fiore all'occhiello è il centro del paese con un lungo viale pedonale ricco di negozi, bar, pasticcerie, ristoranti dove comprare le tipicità trentine e gustare le prelibatezze dell'enogastronomia trentina.

Rinomata località turistica, è ottimamente attrezzata per la vacanza estiva e per la vacanza sulla neve: il carosello sciistico dell'Alpe Cimbra annovera oltre 100 km di piste per lo sci alpino e oltre 100 km di piste per lo sci nordico, mentre d'estate il Golf Club Folgaria - 18 buche a 1200 m di quota - e la Bike Area sono il paradiso degli sportivi.
 
Fonte: " http://www.alpecimbra.it/it/scopri-l-alpe-cimbra/localit%C3%A0/folgaria/66-0.html"

La Cattedrale di Santa Maria Assunta di Melfi

La cattedrale di Santa Maria Assunta è il monumento religioso più importante del centro storico di Melfi . Nel gennaio del 1958 papa Pio X...