Micono[1][2][3][4] (in greco Μύκονος, Mykonos) è un'isola greca delle Cicladi, situata nelle vicinanze di Tino, Siro, Grecia e Nasso.
Ha una superficie di 96 km² e il suo punto più elevato raggiunge i
341 m sul livello del mare. Al censimento del 2001 contava 9320
abitanti, per la maggior parte residenti nella città di Micono (nota anche come Chora), che sorge sulla costa occidentale.
Dal punto di vista amministrativo l'isola fa parte della periferia dell'Egeo Meridionale ed è costituita dall'unico comune di Micono, il cui territorio si estende anche sulle vicine isole di Delo, Rineia oltre che su numerosi isolotti disabitati, per un totale di 105,2 km² di superficie.
Storia
Secondo recenti scoperte, l'isola sarebbe stata sede di tribù carie nel Neolitico. La tradizione fa riferimento a popolamenti dei lelegi e poi di egizi, fenici e cretesi. I resti archeologici indicano che l'isola è stata abitata dagli antichi popoli della Ionia già dalla prima parte dell'XI secolo a.C. Nella fase conclusiva delle Guerre persiane (478-477 a.C.), Micono entrò a far parte della Lega delio-attica.
Con l'occupazione romana delle Cicladi, Delo divenne un porto libero e
la vicina Micono visse un periodo di grande seppur breve prosperità,
concluso nell'88 a.C. quando Delo fu rasa al suolo durante la Prima guerra mitridatica. Sotto l'Impero bizantino l'isola fu inserita nella provincia dell'Acaia e fu quindi occupata dai veneziani. A quest'epoca risale la costruzione dell'agglomerato di chiese della Panaghía Paraportiani, poi proseguita fino al XVII secolo. Conquistato nel 1537 dal corsaro Khayr al-Din Barbarossa,
il suo territorio venne poi sottomesso dai turchi fino alla rivoluzione
del 1821, in cui i miconiani si distinsero come protagonisti delle
lotte per l'indipendenza greca (in particolare l'eroina Manto Mavrogenous,
secondo alcuni storici nativa dell'isola). Nonostante la liberazione,
carestia ed emigrazione portarono a un progressivo spopolamento delle
Cicladi, frenato solo negli anni cinquanta
dal crescere di quell'interesse turistico, prima per Delo e poi anche
per Micono, che col tempo ne è diventato la principale fonte di sviluppo
economico.
Turismo
Micono è un'isola cosmopolita che accoglie migliaia di turisti durante tutto l'arco dell'anno. L'isola era considerata come il paradiso della comunità LGBT, ma in seguito si presterà a diventare la "capitale" estiva della tolleranza in genere.
L'isola dà il nome a un formaggio caratteristico, il Kopanisti Mykonou di sapore forte e salato.
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